Conflitto Russia-Ucraina: luci e molte ombre.
Continua il lavoro diplomatico per evitare la guerra.
Qualche squarcio di luce, forse, nella crisi in Ucraina sta cominciando ad aprirsi con l'autorizzazione da parte di Vladimir Putin all'inizio del ritiro delle truppe dal confine e con la rassicurazione di non volere arrivare al conflitto anche se la Nato ha espresso forti dubbi su una de-escalation che sia reale. Il Presidente Usa Joe Biden esprime cautela: " Siamo preparati, a prescindere da quello che accadrà . Un attacco all'Ucraina resta sempre possibile. Non abbiamo ancora verificato l'effettivo ritiro dei russi dal confine ucraino ma restiamo convinti che alla diplomazia deve essere data ogni possibilità di avere successo".
Il segretario generale Jens Stoltenberg ha affermato che per la Nato " non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia effettivamente riducendo le truppe ai confini dell'Ucraina".
Lo scetticismo generale è alimentato dalla denuncia di Kiev di un cyberattacco ai siti del ministero della Difesa e di due banche pubbliche. Se la notizia fosse confermata significherebbe che si è verificato un attacco ibrido con la probabile regia di Mosca. I Paesi europei continuano a lavorare per evitare la guerra, da Scholz a Macron fino all'Italia con il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio atteso a Mosca per giovedì.
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