Processo MafiaBet, 18 anni di carcere per imprenditore settore scommesse
All'uomo sono stati confiscati tutti i beni
Diciotto anni di carcere. E' la pena a cui è stato condannato dal Tribunale di Marsala, Calogero Jonn Luppino, 42 anni, di Campobello di Mazara (Tp), imprenditore nel settore delle scommesse e gioco on line. All'uomo processato per associazione mafiosa, estorsione e, con altri due imputati, anche di intestazione fittizia, sono stati confiscati tutti i beni, sequestrati in precedenza.
Nel processo scaturito dall’operazione antimafia dei carabinieri del comando provinciale «Mafia Bet», effettuata nel 2019, erano rimaste coinvolte 14 persone, imputate ma con accuse meno gravi, altre quattro persone, tra questi anche il padre di Calogero Jonn Luppino, Giorgio Gaspare Luppino, accusato di ricettazione. Per lui, il pm della Dda Francesca Dessì aveva chiesto 3 anni di reclusione, ma il Tribunale lo ha assolto.
Tre anni erano stati invocati anche per Paola Maggio e Gaudenzia Zito, familiari dei Luppino accusate di intestazione fittizia, anche loro assolte. E dalla stessa accusa, ma con l’aggravante d’aver favorito la mafia, è stato assolto pure Vito Balsamo, di Salemi, che a Poggioreale gestiva un centro di accoglienza per minori immigrati. Secondo l’accusa, in questo centro Calogero Jonn Luppino avrebbe investito del denaro. Per Balsamo, difeso dall’avvocato palermitano Giovanni Mannino, il pm aveva chiesto 5 anni di carcere.
© Riproduzione riservata