Droga. Da Bagheria alle piazze di spaccio di Trapani e Marsala 4 arresti
Sono 25 gli indagati nell'ambito del blitz dei carabinieri
Blitz antidroga congiunto stamane degli agenti del commissariato e dei carabinieri della Compagnia di Bagheria. Quattro le persone tratte in arresto, 25 le persone indagate. Scoperta una centrale della droga a Bagheria che riforniva le piazze di spaccio di Trapani e Marsala. Le accuse vanno da associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, trasporto, cessione, commercio e vendita di droga.
In atto sono in corso una serie di perquisizioni in quella che viene ritenuta tra le più fiorenti piazze di spaccio del Palermitano.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, della Dda di Palermo, erano scattate nel dicembre 2016 e hanno permesso di far emergere un grosso traffico di cocaina, eroina ed hashish fra le province di Palermo e Trapani. Gli arrestati di oggi, lo scorso settembre, erano stati coinvolti in un'altra inchiesta sempre firmata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, il blitz che aveva ricostruito l’ascesa del capomafia Carmelo Fricano.
Due le bande al comando
Gli investigatori hano scoperto l'esistenza di due diversi gruppi che guidano l'approvvigionamento e la vendita di droga a Bagheria, quella che viene definita dagli investigatori come «l’antica rotta della droga tra le province palermitane e trapanesi». Che si perpetua attraverso anche a domicilio delle dosi richieste.
E tra le regole tra gli associati il divieto di dissensi interni fra i componenti dei due gruppi criminali. Nel corso delle intercettazioni e dei vari appostamenti è venuta fuori anche la scelta di soffocare sul nascere anche le critiche nei confronti della scelta di arruolare minori fra i pusher.
Il blitz, di oggi, segue di poche ore il blitz antidroga di Palermo con 31 arresti e che ha visto il centro dello spaccio in una macelleria di Ballarò. Pesantissimo il bilancio dei coinvolti in una serie di operazioni messe a segno nell’ultimo mese: eseguite 116 misure cautelari fra Palermo e la provincia nei confronti di indagati nello spaccio di stupefacenti, oltre la metà dei quali percepivano il reddito di cittadinanza.
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