Omicidio Martino. Tra le piste anche quella dello spaccio per droga
La vittima era stata arrestata per droga nel 2020
**Aggiornamento** - L'ultima ricostruzione sull'omicidio di Salvatore Martino. La vittima dopo essere stato a cena a casa dei genitori la sera di Natale, sarebbe stato chiamato al cellulare da qualcuno che è venuto a prenderlo a casa. Da quel momento di lui il padre non ha avuto più notizie, nonostante lo avesse cercato più volte al cellulare. A questo punto ieri si è recato nel casolare di contrada Pegno dove il figlio viveva, ed ha trovato il suo corpo privo di vita.
Ha subito dato l'allarme al 112. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Salvatore Martino, concentrando, la loro attenzione sul cellulare per risalire alle chiamate ricevute dalla vittima.
**Si indaga a 360 gradi sull'omicidio di Salvatore Martino, 37 anni, senza escludere nessuna ipotesi, anche se tra le piste privilegiate c'è quella della droga. Martino era conosciuto alle forze dell'ordine ed era stato arrestato per droga a febbraio del 2020. L’uomo era stato fermato dai militari dell’Arma che stavano eseguendo un posto di blocco nell’ambito di un ordinario servizio di controllo del territorio, mentre si trovava alla guida del proprio ciclomotore.
I Carabinieri avevano notato un modo di fare eccessivamente nervoso da parte dell’uomo, insospettiti, avevano deciso di effettuare controlli più approfonditi, procedendo alla perquisizione personale e del ciclomotore. L’intuizione dei militari, si era rivelata esatta, Martino era stato trovato in possesso di 2 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e 123 euro, verosimilmente, provento dell’attività illecita.
Dopo questo ritrovamento, erano state svolte altre perquisizioni questa volta nell’abitazione e presso un casolare di campagna nella disponibilità di Salvatore Martino. I militari scoprirono che il casolare era protetto da 7 cani di grossa taglia in libertà che facevano da guardia, di cui 6 nel cortile esterno e uno, un pitbull per la precisione. All'interno erano stati rinvenuti ulteriori 140 grammi della medesima sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi, il tutto posto sotto sequestro. Salvatore Martino, al termine delle formalità di rito, era stato tradotto presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Disposta dalla Procura di Trapani che coordina le indagini dei carabinieri del Norm, l’autopsia.
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