Liste d'attesa. Strutture sanitarie della Sicilia nel mirino dei Nas
Dopo Agrigento i carabinieri passano al setaccio ospedali e poliambulatori per scoprire le ragioni dei tempi biblici necessari per effettuare visite ed esami
Dopo l'ispezione dei Nas condotta all'Asp di Agrigento dove sono stati accertati una lunga serie di presunte irregolarità nella gestione delle liste d’attesa, le indagini si spostano su tutte le Asp della Regione. Le indagini condotte dal Nucleo antisofisticazione dei carabinieri sono scattate dopo che dal ministero della Salute è partito, in primavera, l’allarme sui tempi biblici che si registrano in alcune aree del Paese per prestazioni ambulatoriali, interventi e ricoveri.
L’indagine dei Nas coinvolgerà tutte le Asp e gli ospedali della Sicilia, visto che nell’Isola, si registrano numeri record sulle liste d’attesa: 237.512 richieste ancora pendenti di visite ambulatoriali, secondo l’ultimo rilevamento della Regione, e poco meno di 40 mila prenotazioni di ricovero rimaste senza risposta. Ciò comporta che c’è chi attende una prestazione sanitaria da oltre sei mesi, in qualche caso da un anno, e chi si è visto fissare l’intervento o la visita anche a distanza di più di sei mesi dalla richiesta.
Intanto è on line da alcuni giorni il sito del M5S SOSsanità siciciliana. Alcune pagine di semplice utilizzo per segnalare disservizi, inefficienze, carenze degli ospedali, dei pronto soccorso, delle strutture e dei servizi di visite specialistiche ed esami strumentali nell’isola.
«Il sito – spiega la deputata trapanese del M5S Cristina Ciminnisi – raccoglie le segnalazioni, anche in forma anonima, e darà la misura della qualità dei servizi sanitari. Non vuole essere un atto d’accusa contro il personale sanitario, anzi, vuole essere un sostegno al loro difficile lavoro in condizioni logistiche e operative spesso approssimative. È solo grazie al loro impegno che la sanità sta ancora in piedi. Il sito è uno strumento utile per i cittadini e per la deputazione che con maggiore cognizione può produrre atti parlamentari, solleciti all’assessorato regionale alla salute e al governo regionale e, nei casi più gravi, anche ispezioni dei parlamentari».
Il sito è, come si dice nel gergo informatico “user friendlyâ€, di facile uso e assolutamente intuitivo, anche per chi non è esperto di internet. La segnalazione si completa in tre semplici passaggi.
Nella prima pagina si sceglie in primo luogo se segnalare in maniera anonima o indicando nome, cognome e mail di riferimento.
Nella seconda pagina si indica la provincia di residenza e la struttura sanitaria della quale si vuole segnalare il disservizio.
Infine nella terza pagina lo spazio in cui descrivere il disservizio. Si possono anche allegare file. Quindi si invia la segnalazione.
«SOSsanità siciliana.it in pochi giorni ha ricevuto decine e decine di segnalazioni – conclude la deputata trapanese – segno di un disagio che i cittadini vivono quotidianamente nelle strutture sanitarie pubbliche della regione, in cui anche assicurare i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza, ndr) sembra diventato tutt’altro che scontato».
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