L 'Europa trova accordo sui migranti.
Intesa a Lussemburgo.
L'accordo era fattibile alla vigilia del D-day sulla migrazione al Consiglio Affari Interni in Lussemburgo. I 27 hanno trovato l'intesa su un testo di compromesso sui due pacchetti di norme che andranno a costituire il cuore del nuovo Patto dopo ben 12 ore di maratona negoziale. I voti contrari sono stati quelli di Polonia e di Ungheria.
La decisone presa ruota infatti intorno alla procedura d'asilo ( Apr) e alla sua gestione e della migrazione ( Ammr). L'Apr prevede l'istituzione di un percorso rapido con regole condivise in ambito europeo per trattare le domande di asilo che arrivano da quei Paesi con un basso grado di accettazione ( sotto il 20%) e la creazione di una quota, mediante una formula, secondo la quale ciascuno dei 27 è obbligato a rendere applicativa la procedura accelerata.
Adesso l'Unione Europea arriverà a dotarsi di una capacità di gestione fissata a 30mila ' posti' con un coefficiente di moltiplicazione progressivo di 2 3 e 4 nell'arco di tre anni. Il tetto di persone ospitabili andrà a crescere progressivamente e sarà ripartito tra i 27 sulla base di Pil e popolazione. Alla commissione spetterà il compito di decidere se un Paese, in caso di boom di arrivi, dovesse aver bisogno di solidarietà . Solo in quel caso sarà esentato dalla procedura di frontiera Ue e potrà accedere al bacino di 30mila riconoscimenti che potranno ottenersi o in forma pratica oppure grazie ad un finanziamento da 20mila euro per ogni migrante non trasferito.
La novità sta nel fatto che l'Italia ha ottenuto che questi denari vadano a confluire in un fondo gestito direttamente da Bruxelles per " attuare progetti concreti per quella che viene chiamata dimensione esterna". Tra le altre misure si trova un'intesa sulle misure di sostegno finanziario per la realizzazione di infrastrutture.
Il passaggio che ha rischiato di rovesciare il tavolo ha riguardato la possibilità di prendere accordi con Paesi terzi, diversi da quelli di origine, dove inviare i migranti una volta negata loro la protezione. Alcuni stati come la Germania volevano un'interpretazione più rigida, altri più leggera. Il particolare non è di poco conto perchè consentirebbe di liberare molto più celermente gli hot-spot arrivando ad uno snellimento del sistema. Sul punto l'italia è stata sostenuta da diversi Paesi come per esempio l'Olanda.
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