Fabrizio Mancini: " Legittimo pensare che tra quei migranti potessero esserci terroristi".
Il direttore del Servizio Immigrazione: " Alcune azioni delle Ong, erano fuori delle regole".
"Sicuramente è uno dei compiti spettanti al ministro dell'Interno preoccuparsi dell'ordine e della sicurezza pubblica del suo Paese. In quel periodo imperversava l'Isis e la preoccupazione che all'interno di quella massa di persone che arrivavano potessero esserci male intenzionati non era strana, credo fosse una preoccupazione legittima. Si verificavano azioni poste in essere da alcune delle ong che procedevano fuori delle regole e ciò poteva indurre il ministro a ritenere che potessero sussistere situazioni da tenere sotto controllo".
Il direttore del Servizio Immigrazione del ministero dell'Interno Fabrizio Mancini ha rilasciato a Palermo la sua testimonianza al processo per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio che vede come imputato il leader del Carroccio Matteo Salvini. La tesi dell'accusa è che Salvini abbia rifiutato illegittimamente lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi dalla Open Arms, nave della ong spagnola, nell'estate del 2019.
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