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Violenza di prossimità sui migranti, presentato progetto

26 Luglio 2018 15:32, di Redazione
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[caption id="attachment_125992" align="alignleft" width="200"] dav[/caption] Presentato, nella sede del Centro polifunzionale per l'integrazione dei migranti di Trapani, il progetto PROVIDE (PRoximity On VIolence: Defence and Equity) riguardante l’individuazione delle buone pratiche di supporto e assistenza alle vittime della violenza di prossimità. A coordinare il progetto, che coinvolge Palermo, Trapani, Agrigento, la Lombardia, la Spagna e la Francia, è la professoressa Ignazia Bartholini, professoressa associata di Sociologia dell’Università di Palermo. “La concreta testimonianza degli operatori, che raccontano del notevole aumento, negli ultimi anni, delle casistiche di violenza di prossimità sul territorio, ha reso necessaria l’individuazione di strumenti adeguati a gestire il fenomeno – spiega la docente universitaria - . Sempre più frequenti sono le donne, i bambini e gli anziani stranieri che sbarcano sulle nostre coste mostrando segni evidenti di tortura e violenza sessuale subita durante il viaggio”. La cooperativa Badia Grande, insieme al Comune di Trapani e Valderice, è partner operativo nell’individuazione di un protocollo contenente una metodologia di formazione con linee guida, per stakeholder e operatori, che possa diventare un modello replicabile negli Stati europei. L’attività collaborativa, con più soggetti interessati al fenomeno migratorio, rappresenta un arricchimento al connubio tra ricerca e terzo settore, ormai inevitabile per garantire l’efficacia degli interventi. Il progetto "Provide" intende stabilire standard minimi sui diritti, il sostegno e la protezione delle vittime, contribuendo al raggiungimento dell'obbligo di "garantire l'accesso delle vittime e dei loro familiari al supporto specialistico, in accordo con i loro bisogni".

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