Verso il nuovo Presidente della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi.

Storia d'Italia.

Il 13 maggio del 1999 dal suo studio di via XX Settembre Carlo Azeglio Ciampi segue in diretta lo spoglio della votazione per il nuovo Presidente della Repubblica.Ciampi prende un biglietto da consegnare all'ANSA dove scrive le seguenti parole: " Ringrazio tutti coloro i quali hanno deciso di votare per me e li prego di non votarmi più perchè non sono più disponibile. la mia candidatura può avere un senso solo se si appoggia su una maggioranza ampia".
In effetti Ciampi cammina sul filo del quorum, in teoria avrebbe 892 voti ma non si può dire che stia facendo il pieno. Alla fine ci saranno 707 voti su 1010. La soglia si può dire superata e Ciampi è eletto alla prima votazione proprio come Cossiga quattordici anni prima.
La candidatura dell'ex governatore della Banca d'Italia matura nella primavera del 1999 e i due grandi registi dell'operazione sono quello che allora era il segretario dei Democratici di Sinistra Walter Veltroni e il Presidente del Consiglio Massimo D'alema.
Certamente gli ostacoli non mancano, i Popolari con Franco Marini in testa vorrebbero un cattolico al Quirinale, più che altro vorrebbero vedere uno di loro, e così avanzano i nomi di Nicola Mancino e Rosa Russo Jervolino che però non fanno breccia. Marini se la prenderà moltissimo e con i Ds e soprattutto D'Alema voleranno parole grosse. L'offensiva per Ciampi intanto va avanti.
Il 12 maggio alla vigilia della votazione arriva la telefonata di Gianni Letta, plenipotenziario di Berlusconi, il quale rivolgendosi a Ciampi gli dice: " Forza Italia è pronta a votarla in qualsiasi momento".
Anche l'ultimo pezzo del puzzle è andato al posto giusto. Per Ciampi voteranno tutti tranne Lega, Rifondazione Comunista e i franchi tiratori dei Popolari che decideranno di disperdere i loro voti tra Nicola Mancino e Rosa Russo Jervolino.

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