Uscirà dal carcere l'assassino di Graziella Campagna.
Presterà servizio in una residenza per anziani.
Uscirà dalla galera dove è detenuto Giovanni Sutera, il sessantenne siciliano di origine, allo stato attuale a processo per la bancarotta del bar Curtatone di Firenze, e condannato all'ergastolo per l'assassinio di mafia della minorenne Graziella Campagna, commessa di una lavanderia di Villafranca ( Messina), uccisa il 12 dicembre 1985 perchè era venuta a conoscenza da un'agenda smarrita tra i vestiti di un cliente l'identità di Gerlando Alberti, boss di mafia di cui Sutera sarebbe stato il braccio destro.
Durante il giorno l'uomo potrà uscire dal carcere per andare a fare volontariato presso un'associazione fiorentina che fornisce assistenza alle persone anziane mentre la sera dovrà tornare nella sua cella. Dopo il via libera, il trasferimento dal carcere di Prato a quello di Solicciano per poter raggiungere più facilmente l'associazione dove presterà opera di volontariato.
Comprensibile la rabbia di Piero Campagna che ha affermato: " non mi sento rappresentato da questo Stato, dopo mille battaglie per farlo rimanere in carcere, adesso gli concedono altri benefici . Credo sia una cosa gravissima. Sutera è un criminale che non ha mai mostrato segni di ravvedimento e allora mi chiedo come si può lavorare per un'associazione di volontariato? Mi vergogno di appartenere a questo Paese, hanno ucciso un'altra volta mia sorella".
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