Teatro Libero: " La chiave dell'ascensore".

In scena il primo e il due aprile.

Prosegue la stagione numero 54 del Teatro Libero di Palermo con " La chiave dell'ascensore", in scena il primo e il due aprile, uno spettacolo di Agata Kristof che vede la traduzione di Elisabetta Rasy ed interpretato da Anna Paola Vellaccio con la direzione di Fabrizio Arcuri, la produzione è targata Florian Metateatro/Accademia degli Artefatti.
Gli spettatori sbirceranno attraverso una finestra, avvolta dalla nebbia e dal vento che le scombina i capelli una donna che racconta per l'ennesima volta a se stessa una storia. Allo stesso tempo ci si muove su due piani, quello simbolico e quello reale: le luci, i rumori, la voce. Piano piano la favola rivela il suo volto fino a diventare un baratro.
Sotto la superficie della scena che si presenta davanti allo spettatore si avverte qualcosa di invisibile ma minaccioso. Dal tono pacato della protagonista emerge la sua vera condizione: l'amore e anche la volontà di possedere l'altro; se questo istinto prevale gli esiti sono nefasti. La Kristof pare voglia comunicarci che è una lotta che l'oppressore non può vincere.
Il desiderio di libertà è insopprimibile. La donna resa folle, scissa, conserva la volontà di essere un individuo. Nessuno le strapperà mai al mondo la voce per gridare al mondo la sua condizione anche se possono spezzarle il corpo e quindi la vita. Questo testo scritto in francese nel 1977 presenta una sintassi cruda, con frasi brevi ed un'assenza di aggettivi. Nell'economia dei mezzi e nella loro intensità l'efficacia della scrittura scenica aumenta.
Nel teatro, luogo di incontro per eccellenza, da sempre- soprattutto anticamente- vero momento in cui la vita letteralmente si fermava, l'autrice trova il mezzo ideale per comunicare il suo messaggio: la speranza è nella parola, nella comunicazione con gli altri.
I biglietti costano dai 16 ai 12 euro per i giovani sotto i venticinque anni di età e per gli operatori teatrali.

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