Sanità, sei milioni per la lotta all'Hcv
combattere l'epatite C
La Sicilia avrĂ a disposizione 6 milioni di euro da destinare alla lotta contro lâhcv. Sei anni fa la Regione è partita con una Rete di 42 Centri che inseriscono i dati dei pazienti affetti da epatite C con un modello âWeb Basedâ.
â Siamo quindi in grado- ha dichiarato Fabio Cartabellotta , Direttore UO di Medicina Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli e responsabile Rete HCV Sicilia-Â di contare tutto quello che succedeâ.
Il dottor Cartabellotta è intervenuto in occasione del corso di formazione dedicato alla gestione dei tossicodipendenti con epatite C , organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo di AbbVie.
Nellâambito di âHAND- Hepatitis in addiction network Deliveryâ è rientrato il corso dal titolo â Diagnosi e cura dellâepatite c nelle popolazioni specialiâ.
Grazie alla Commissione che lâAssessorato alla Salute ha nominato si vuole raggiungere lâobiettivo di coinvolgere i medici di medicina generale ed effettuare lo screening nella fascia di popolazione determinata dal Decreto Milleproproroghe. â Vogliamo condurre screening â ha continuato il dottor Cartabellotta- particolari nelle popolazioni speciali dove pensiamo che vi sia la maggior parte di sommerso ancora a disposizione. Inoltre attraverso una campagna di formazione mirata faremo conoscere ai cittadini farmaci innovativi per la cura dellâepatite C che consentono al 95-98% delle persone di guarire dallâinfezione.
Il Direttore UOC Modulo 1 Dipartimento Salute Mentale ASP Palermo Giorgio Serio ha spiegato come allâinterno dei Ser.T sia presente il serbatioio principale di persone affette da HCV. â Le stime ci dicono che il 20-30% degli utenti che noi seguiamo sono affetti da HCV. Nella sola Regione siciliana parliamo di allâincirca 10- 15mila persone senza contare quelli che non si rivolgono ai servizi. Almeno 30.000 persone devono essere âscreenateâ e individuate per lâHCVâ ha concluso Serio.
Nel momento in cui la persona affetta viene sottoposta a trattamento guarisce nel 98% dei casi ha informato il medico.
Fondamentale la presenza sul campo del personale sanitario. Il âProgetto Handâ è presente dovâè il paziente che non è ancora diventato consapevole del rischio della possibile malattia di cui è portatore.
Il lavoro da fare come ricorda Cartabellotta è ancora molto: â stiamo trattando lo 0,3% della popolazione, molti pazienti ancora devono emergere. La Rete HCV Sicilia ci consente di monitorare la situazione che va seguita con la massima attenzioneâ.
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