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Sanità, sei milioni per la lotta all'Hcv

02 Dicembre 2021 08:50, di Francesco Graziano
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combattere l'epatite C

La  Sicilia avrà a disposizione 6 milioni di euro da destinare alla lotta contro l’hcv. Sei anni fa la Regione è partita con una Rete di 42 Centri che inseriscono i dati dei pazienti affetti da epatite C con un modello ‘Web Based’.

“ Siamo quindi in grado- ha dichiarato Fabio Cartabellotta , Direttore UO di Medicina Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli e responsabile Rete HCV Sicilia-  di contare tutto quello che succede”.

Il dottor Cartabellotta è intervenuto in occasione del corso di formazione dedicato alla gestione dei tossicodipendenti con epatite C , organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo di AbbVie.

Nell’ambito di ‘HAND- Hepatitis in addiction network Delivery’ è rientrato il corso dal titolo “ Diagnosi e cura dell’epatite c nelle popolazioni speciali”.

Grazie alla Commissione che l’Assessorato alla Salute ha nominato si vuole raggiungere l’obiettivo di coinvolgere i medici di medicina generale ed effettuare lo screening nella fascia di popolazione determinata dal Decreto Milleproproroghe. “ Vogliamo condurre screening – ha continuato il dottor Cartabellotta- particolari nelle popolazioni speciali dove pensiamo che vi sia la maggior parte di sommerso ancora a disposizione. Inoltre attraverso una campagna di formazione mirata faremo conoscere ai cittadini farmaci innovativi per la cura dell’epatite C che consentono al 95-98% delle persone di guarire dall’infezione.

Il Direttore UOC Modulo 1 Dipartimento Salute Mentale ASP Palermo Giorgio Serio ha spiegato come all’interno dei Ser.T sia presente il serbatioio principale di persone affette da HCV. “ Le stime ci dicono che il 20-30% degli utenti che noi seguiamo sono affetti da HCV. Nella sola Regione siciliana parliamo di all’incirca 10- 15mila persone senza contare quelli che non si rivolgono ai servizi. Almeno 30.000 persone devono essere ‘screenate’ e individuate per l’HCV” ha concluso Serio.

Nel momento in cui la persona affetta viene sottoposta a trattamento guarisce nel 98% dei casi ha informato il medico.

Fondamentale la presenza sul campo del personale sanitario. Il ‘Progetto Hand’ è presente dov’è il paziente che non è ancora diventato consapevole del rischio della possibile malattia di cui è portatore.

Il lavoro da fare come ricorda Cartabellotta è ancora molto: “ stiamo trattando lo 0,3% della popolazione, molti pazienti ancora devono emergere. La Rete HCV Sicilia ci consente di monitorare la situazione che va seguita con la massima attenzione”.

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