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Quattro arresti per l’incendio alla ditta Signorino di Alcamo [VIDEO] - Palermo Oggi

Alcamo | Cronaca

Quattro arresti per l’incendio alla ditta Signorino di Alcamo [VIDEO]

20 Marzo 2022 08:15, di Laura Spanò
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Gli arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri di Alcamo nei comuni di Palermo e Villabate

I Carabinieri della Compagnia di Alcamo, hanno eseguito la scorsa notte a Palermo e Villabate, quattro arresti disposti dal gip del Tribunale di Trapani, giudice Roberta Nodari, su richiesta del pm Antonio D’Antona.

Destinatari del provvedimento restrittivo sono quattro persone: David Gabriele, 41 anni, ideatore ed organizzatore del raid; Giovanni, Carmelo e Maurizio Andolina, rispettivamente di 61, 32 e 46 anni. I primi tre residenti a Palermo, il quarto a Villabate. Giovanni e Carmelo Andolina sono padre e figlio, loro sarebbero gli esecutori dell’intimidazione, avendo avuto come complice Maurizio Andolina, cugino di Giovanni. Maurizio Andolina e David Gabriele rispondono di tentata estorsione.

In particolare, gli arresti scaturiscono dalle indagini che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, guidati dal capitano Luca De Vito, hanno condotto, tra febbraio e giugno dello scorso anno, a seguito dell’incendio di tre motrici stradali custoditi nel piazzale di una società di trasporti con sede in Alcamo, la Signorino. Su di loro sussistano gravi indizi di colpevolezza per i reati di incendio, tentata estorsione e ricettazione.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la notte del 10 febbraio 2021, tre degli arrestati si sarebbero recati presso la sede della società alcamese e qui dopo avere cosparso di liquido infiammabile avrebbero dato fuoco ai mezzi pesanti che si trovavano in quel luogo. Per nascondere eventuali tracce, avrebbero anche incendiato l’auto (rubata) utilizzata per raggiungere Alcamo, dandosi poi alla fuga con una seconda autovettura.

In base a quanto emerso dagli accertamenti di tipo tecnico dei Carabinieri, l'attentato sarebbe stato realizzato in accordo con un quarto complice. Quest’ultimo, proprietario di una società di trasporti nella Provincia di Palermo, avrebbe cercato di impedire che la ditta alcamese interferisse nell’affidamento dei trasporti da e per la Sicilia occidentale.

Uno dei tre presunti esecutori materiali dell’incendio è indagato anche per evasione, poiché sottoposto alla detenzione domiciliare a Palermo per pregressi reati. I quattro sono stati tradotti presso la casa circondariale Pagliarelli di Palermo. Le indagini degli inquirenti proseguono per raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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