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Ministro Piantedosi: "Celebrare la Liberazione qui, luogo simbolico da cui, può avviarsi percorso di riscatto" [VIDEO] - Palermo Oggi

Castelvetrano | Cronaca

Ministro Piantedosi: "Celebrare la Liberazione qui, luogo simbolico da cui, può avviarsi percorso di riscatto" [VIDEO]

25 Aprile 2023 16:13, di Laura Spanò
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Svelata la teca contenente i resti della Quarto Savona 15, la Croma blindata su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Giovanni Falcone

Castelvetrano - Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha preso parte alla cerimonia di commemorazione del 25 aprile e alla scopertura della teca contenente i resti della Quarto Savona 15, la Croma blindata su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Giovanni Falcone, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, che morirono nell’esplosione di Capaci.

A Castelvetrano, il titolare del Viminale è stato accolto dal sindaco Enzo Alfano e da Tina Montinaro. Insieme si sono avvicinati alla teca per svelare la croma blindata che il 23 maggio del 1992 precedeva l'auto dove viaggiava Giovanni Falcone nel giorno dell'attentato di Capaci.

"Il 25 aprile, giorno in cui onoriamo il sacrificio di chi, a prezzo della vita, ha gettato le basi della nostra democrazia, è il giorno in cui si celebra qualcosa di molto preciso: la sconfitta di un regime che perseguì la negazione della dignità individuale, che sposò la violenza come strumento di regolazione dei rapporti sociali, che fece della coercizione delle coscienze una dottrina di governo e della delazione la principale forma di controllo. Derive liberticide con una collocazione storica ben definita che oramai è convinzione, patrimonio e coscienza di tutti. Nessuno escluso. Non ci sono divisioni su questo". Così, nel suo discorso durante le celebrazioni del 25 aprile a Castelvetrano, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, per il quale "proprio nel giorno in cui si celebra la Liberazione dal regime fascista, rivendicare anche la liberazione di un territorio dalla mafia, emblematicamente dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, attinge ai valori più profondi su cui si fondano le democrazie. Ciò perché, e la nostra Costituzione ne offre un'alta testimonianza, le democrazie si fondano sulle libertà". "Ho voluto celebrare la Liberazione proprio qui oggi, un luogo simbolico da cui, ne sono certo, può avviarsi un concreto percorso di riscatto: il luogo in cui si sono radicati gli interessi di quello che è considerato l'ultimo boss della stagione stragista della mafia e che ha il diritto di rivendicare l'affrancamento da quel condizionamento e di costruire benessere per tutti i suoi cittadini", ha aggiunto Piantedosi, secondo il quale "la Liberazione e la lotta alla mafia sono pagine diverse, ma entrambe della stessa storia, la nostra".

L’esponente del governo Meloni ha partecipato all’iniziativa, chiamata Memoria Nostra, ideata e organizzata da Elena Ferraro, Giacomo Bonagiuso e dal sindaco Enzo Alfano. Il percorso di legalità si dipanerà in tre momenti.

"Memoria Nostra – spiega l’imprenditrice Elena Ferraro - è un progetto di legalità che prende le mosse da un sentimento di ringraziamento alle forze dell'ordine ed alla magistratura per avere raggiunto lo storico risultato della cattura di Matteo Messina Denaro. Partendo dal ricordo della strage di Capaci, attraverso l’esposizione di uno storico cimelio legato a quel tragico 23 maggio 1992, saranno coinvolti gli studenti, che in una sorta di pellegrinaggio civile consegneranno le loro opere ed i loro pensieri e sperimenteranno che le radici della distruzione del passato si proiettano verso le fronde della rinascita del futuro, raccogliendo l'eredità della memoria".

Tina Mortinaro ha paragonato i nazisti alla mafia

"Il 25 Aprile una data importante per tutta l'Italia. Perchè ho sempre pensato che i nazisti mettevano le persone nei forni cfrematori, mentre i mafiosi li mettevano nell'acido. Quindi per me non ci sta nessuna differenza". “E’ molto importante che la Quarto Savona Quindici sia a Castelvetrano e che sia qui in questo 25 aprile. Come ci siamo liberati del nazifascismo, dobbiamo liberarci della mafia. Siamo qui per dimostrare che abbiamo vinto noi e questo posto deve imparare ad alzare la testa. Abbiamo vinto, ma c’è ancora tanto da fare, abbiamo vinto perchè prima o poi li prendiamo come abbiamo preso Messina Denaro, abbiamo vinto perchè i giovani sono diversi da noi e con loro continuiamo il nostro impegno”. Lo ha detto Tina Montinaro, a Castelvetrano, nella piazza dove si celebra il 25 aprile e si trova la teca con la Quarto Savona Quindici.

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