Medici di famiglia e Pediatri contro Musumeci
Definite irricevibili alcune dichiarazioni del presidente
I medici di famiglia e i pediatri siciliani non ci stanno e ribattono al presidente della Regione Nello Musumeci che li aveva attaccati sul problema della vaccinazione anti Covid.
Musumeci aveva affermato che "Ā se i medici di famiglia e i liberi pediatri avessero aderito al nostro invito sin dal primo momento, oggi molti siciliani sarebbero stati vaccinati, non saremmo andati in zona gialla e ci saremmo allineati alle altre regioniā "
Frase che i sanitari definiscono irricevibile e hanno inviato a Musumeci una nota in cui scrivono
āLa campagna vaccinale non ĆØ stata organizzata dalla medicina generale, coinvolta nei fatti solo dopo molti mesi dal suo avvio. Un avvio tra lāaltro avvenuto con modalitĆ diverse nel territorio regionale e dimenticando la gestione dellāimpatto inevitabile dei flussi turistici. Imputare oggi i ritardi alla medicina di base ĆØ insostenibileā afferma la Fimmg Sicilia.Ā āI medici di famiglia ā scrivono nella nota - sono rimasti uno dei pochi presidi sanitari accessibili ai cittadini, gravati dāimperio di compiti di pertinenza delle Asp, dai servizi di prevenzione come il tracciamento, isolamento/quarantena e liberatorie, ad altri adempimenti assistenziali eĀ burocratici, come esenzioni del ticket e piani terapeutici, fino alle concessioni dei presidi sanitariā.
āIrricevibile anche la dichiarazione sullāintasamento dei pronto soccorso rilasciata alla stampa dal presidente della Regione, secondo cui il filtro tra famiglia, territorio e ospedale non ha funzionato come nelle altre regioni, ādove la medicina di base lavora meglio e con piĆ¹ impegno IĀ pronto soccorso, replica la Fimmg āsono legati ai codici gialli, perciĆ² per loro stessa natura lāintasamento non puĆ² essere attribuito ai medici di famigliaā.
āLe cause del ritardo nelle vaccinazioni vanno ricercate altrove ā conclude la nota -. Siamo comunque disponibili ad un confronto nelle sedi opportuneā.
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