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Maglia nera a Trapani per tasso di laureati: sono solo il 19%

10 Gennaio 2023 16:17, di Eros Santoni
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Fanalino di coda e' la Sicilia, dove Trapani vanta solo il 19% di laureati in un anno.

L'Italia detiene un triste primato negativo tra i Paesi Ocse, essendo seconda solamente alla Romania per il minor numero di laureati. Il 13% dei giovani lascia la scuola dopo la terza media e la dispersione scolastica cresce soprattutto al sud: fanalino di coda è la Sicilia, dove Trapani vanta solo il 19% di laureati in un anno.

Laureati in Sicilia: pochi e in tempi lunghi
Nel 2020, in Sicilia ha conseguito una laurea solamente il 20,10% degli studenti universitari di età tra i 25 e i 34 anni: in vetta c'è Enna con il 30,84% e in coda Trapani, con il 19,1%. Non solo pochissimi laureati, ma anche in tempi lunghi, perché vengono impiegati quattro anni per terminare il corso triennale e quasi sette per quello specialistico. Il percorso più lento interessa gli studenti di Giurisprudenza, che terminano gli studi a 27,4 anni: mentre l'82% di loro è fuoricorso, il 20% abbandona l'università prima del termine del primo anno.

I problemi delle università convenzionaliA scoraggiare i giovani dall'intraprendere un percorso universitario concorrono numerosi elementi, tra cui il sovraffollamento delle aule: studenti accalcati, con conseguente maggiore rischio di diffusione del Covid-19, seduti per terra, con la schiena contro il muro e con evidenti difficoltà a seguire le lezioni sono all’ordine del giorno. Per non parlare dei problemi strutturali, che al sud interessano non solo le università, ma gli istituti di ogni ordine e grado.

In secondo luogo, incidono le disparità territoriali tra nord e sud Italia per quanto concerne l'accesso stesso all'istruzione: con una media del 46,5%, al sud i diplomati sono meno che al nord, così come coloro che si iscrivono all'università: la media nazionale è del 51,4%, con il 53,5% al nord e il 55% al centro. Infine, a scoraggiare i potenziali futuri dottori, c'è il costo degli affitti delle stanze per gli studenti fuorisede, che dall’estate 2022 ha iniziato a crescere a dismisura.

Università online: una valida soluzione per chi vuole laurearsi
Non stupisce dunque il fatto che, anche tramite la recente esperienza pandemica, tantissimi studenti di tutto il mondo abbiano preso atto della convenienza di frequentare gli atenei telematici. Oggi sono 11 le università online riconosciute dal MIUR, e i vantaggi che questi offrono rispetto a quelli tradizionali sono numerosi.

Frequentando online si gode della totale autonomia nello studio: la possibilità di accedere alle piattaforme telematiche 24 ore su 24 permette agli studenti di organizzarsi in base agli impegni, al tempo a disposizione, anche quando si ha già un lavoro.

In secondo luogo, come già detto, si abbattono i costi, anche perché il materiale di studio come slide, video-lezioni e dispense, è già incluso. Si tratta di una scelta sostenibile anche perché si eliminano spese gravose come vitto, alloggio, trasporti e si risparmia il tempo impiegato per gli spostamenti.

Non sono previsti test d'ingresso, ma solamente una verifica non selettiva composta da alcune domande sulle materie del corso scelto e altre di cultura generale. Alcuni atenei telematici danno la possibilità di immatricolarsi durante tutto l'anno accademico, abbattendo i tempi di iscrizione.

Infine, l'apprendimento è stimolante poiché si viene seguiti da docenti e tutor sempre a disposizione tramite chat e forum, che consentono di confrontarsi con gli altri e realizzare anche progetti collettivi.

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