La Chinnici: " Voglio mettere a disposizione la mia esperienza politica e professionale".
Una riflessione sulla Sicilia e sull'Italia in generale.
Durante la conferenza stampa con presente il segretario Dem regionale Anthony Barbagallo, la Chinnici ha illustrato quali sono e quali saranno le sue intenzioni da candidata del Pd alla Presidenza della Regione. Non c'è stata una vera e propria illustrazione di un progetto politico ma tante belle parole che si pronunciano sempre in questi casi e, visto chi le ha pronunciate, non c'è motivo di dubitarne.
Sostanzialmente la candidata a Palazzo d'Orleans ha affermato che intende mettere a disposizione e al servizio dell'Isola il suo bagaglio professionale e l'esperienza maturata in politica " con l'obiettivo di dare uno slancio allo sviluppo della Sicilia". Ha continuato la Chinnici: " Metto a disposizione dei siciliani le mie competenze e il mio entusiasmo in modo da dare una svolta ed un impulso allo sviluppo della Regione".
Da cittadino siciliano ciò che mi auguro è che, come ha detto qualcuno giorni fa trovandomi d'accordo, perdonate ma non ricordo il nome, trattavasi di un politico comunque, una volta che tutti i partiti avranno le idee chiare sui rispettivi candidati da presentare uno: non si scannino tra di loro a vicenda come se fossimo al Colosseo; due: ciò che - a parere di chi scrive è più importante- basta continuare a fracassare le balle...oh pardon annoiare gli elettori con la cosidetta questione morale.
Lo abbiamo visto alle ultime elezioni che giusto appunto - e questo non ha aiutato - sono andate a coincidere con il trentennale della strage di Capaci con la conseguenza di prese di posizioni dure e radicali nei confronti di quelli che vengono chiamati 'impresentabili'; chi scrive non vuole affatto sminuire la questione morale in politica, anzi tutt'altro; ma a parte che, come diceva una mia vecchia zia, l'onestà in politica è un prerequisito, di cui la Chinnici fortunatamente è provvista, sono in pochi quelli che nell'ultima tornata elettorale potevano prendere posizioni forti. Ricordatevi che siamo nel Paese di Tangentopoli e del Vaffaday, chi è più anziano ricorderà l'uscita dall'hotel Raphael del leader socialista Bettino Craxi e il lancio di monetine della gente indignata per i politici corrotti e ladri; chi ha seguito la nascita del Movimento Cinque Stelle ricorderà il " Vaffanculo " di massa delle piazze del comicarolo prestato alla politica; tutti indignati, tutti incazzati e siamo sempre punto e a capo.
Quando scrivo che sono pochi quelli che potevano veramente prendere posizioni forti mi riferisco in particolare a chi ha perso un marito, un fratello, un amico, una fidanzata, una sorella, un figlio ma non tutti gli altri perchè l'intenzione di usare l'argomento di chi ha la coscienza pulita contro chi ha scheletri nell'armadio per raccattare qualche voto era evidente e non ha funzionato tanto è vero che il principale candidato del centrodestra Roberto Lagalla ha distrutto, doppiandolo, l'altro principale contendente a Palazzo delle Aquile Franco Miceli che in campagna elettorale certamente non è stato incisivo fermandosi alla superficie " auspico una collaborazione attiva della cittadinanza"; " mi piacerebbe che i cittadini collaborassero e fossero più coinvolti"; insomma, tutto e niente e Lagalla ha messo Ko l'architetto. Sembra ancora di sentire le parole di Nanni Moretti - regista che non amo particolarmente, semplicemente perchè di una generazione diversa che non posso comprendere fino in fondo ma di cui ammiro il rigore e la severità intellettuale - che anni fa lo disse chiaramente urlandolo: " Non abbiamo dirigenti che parlino al cuore e alla pancia della gente e non vinceremo mai". Dopo tanti anni quello sfogo per cui Moretti si prese le accuse di 'Tafazzismo' ha una sua validità ma si sa il centrosinistra ha bisogno dei suoi tempi e quando sembra abbiano capito ricascano negli stessi errori. Pazienza. Amen. La democrazia sceglierà comunque un vincitore e se si vorrà persistere solo ed esclusivamente in un tipo di strategia politica del tipo " moralmente noi siamo meglio di voi" accomodatevi che tutti i posti saranno occupati e vi sederete dalla parte dei perdenti.
Concludo, senza più tediare il lettore, che non è mai troppo tardi; dagli errori si può sempre imparare, la questione morale - a patto che venga lasciata a chi ne può parlare, senza ascoltare più a titolo di esempio - giusto per non citare sempre i poveri politici- gli attori e registi di cinema, bravi nel loro mestiere ma per moda schierati a sinistra perchè in quel mondo quella è la parte politica dominante, deve essere trattata come un tema importantissimo come lo sono tanti altri. Vai a parlare ad un imprenditore, piccolo, medio o grande che sia, che non può più mandare avanti la propria azienda della questione morale; vai a parlare ad un ragazzo che non può mettere in piedi la propria impresa perchè privo di garanzie e regole certe oltre che di una burocrazia che ti strozza peggio di un boa costrictor della questione morale; vai a parlare ad un giovane che deve lasciare l'Italia perchè i concorsi universitari per ottenere assegni di ricerca sono organizzati ad hoc per candidati specifici e già scelti della questione morale; vai a parlare a chi non può fare la spesa e prendere una busta di latte della questione morale ;scommettiamo che la risposta di queste persone sarà la medesima: " Siamo in Italia, parlano tanto ma non cambierà mai niente".
Ecco fatevelo dire da uno che ha 33 anni e da almeno 20 segue la politica, da anni sento parlare di questa misteriosa questione morale e ancora oggi - dopo due guerre del Golfo, la guerra in Afghanistan, i gilet gialli, il movimento dei forconi, la guerra in Ucraina - non è assolutamente cambiato nulla. Chi può non deve lasciare la Sicilia deve proprio andare via dall'Italia e venire qua per le vacanze. Vedremo chi sarà il prossimo Presidente della Regione ma scommettiamo che tra qualche anno saremo qua a ripetere sempre le stesse parole?
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