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In alto mare il passaggio di proprietà del Trapani Calcio

31 Luglio 2018 20:32, di
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Difficilmente come in questa vorremmo che la nostra impressione sia errata. E l’impressione è che nella vicenda del passaggio di proprietà del Tra...

Difficilmente come in questa vorremmo che la nostra impressione sia errata. E l’impressione è che nella vicenda del passaggio di proprietà del Trapani Calcio il vertice della società granata si sia infilato in un vero e proprio cul de sac ed abbia difficoltà ad uscirne. Oggi pomeriggio una ulteriore dimostrazione. Era in programma, nello studio di un notaio trapanese, un incontro tra esponenti del Trapani Calcio e due emissari dell’imprenditore Francesco Agnello, Salvatore Faraci e Francesco Coppola. Quando questi ultimi sono arrivati davanti la porta del notaio un gruppo di tifosi granata li ha allontanati urlando loro “il Trapani non si tocca, andatevene non vi vogliamo vedere”. Una presa di posizione netta contro l’aspirante neo patron del Trapani Agnello, che non viene visto bene dalla tifoseria in forza di quanto, non positivo, di lui si dice nel mondo del calcio ed oltre. Faraci e Coppola sono andati via e l’avvocato Carlo Morace e la dottoressa Paola Iracani, in rappresentanza del Trapani Calcio, che li dovevano incontrare per perfezionare la vendita della società ( ma la disponibilità a vendere nel frattempo non ci sarebbe più stata) non hanno potuto comunicare le ultime decisioni. Morace e la Iracani sono state poi fermate dai tifosi e, pur non rilasciando alcuna dichiarazione, hanno lasciato lo studio notarile con un generico “Stiamo cercando di risolvere la questione non possiamo dire altro”. Dal canto suo Francesco Agnello insiste sulla sua posizione sostenendo di aver rilevato il 50 per cento della società (quella in mano al comandante Vittorio Morace) ed essere pronto a rilevare l’altra metà (che è della Liberty Line), mentre sul fronte Trapani si sostiene che tutto passa dalla disponibilità o meno della Liberty, senza la quale sarebbe nulla anche la cessione di Morace. Ma siamo nel campo delle dichiarazioni delle due parti e l’unica certezza sarebbe quella di leggere le carte. Ma di questo, sinora, ma manco a parlarne. Una soluzione di uscita è quella che si sta cercando. Ma nel frattempo ci sono scadenze. Entro domani la società ha degli adempimenti da compiere in Lega, ad iniziare dalla comunicazione dello staff tecnico e sanitario, al fine di non incorrere in sanzioni. Operazione che tocca alla attuale gestione. In attesa di vedere come andrà a finire (non è difficile ipotizzare che la vicenda possa andare a percorrere vie legali) c’è la gara di Tim Cup di sabato. Ma in questo momento, più che di calcio giocato, a Trapani si pratica il calcio parlato.

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