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Il premio Borghi dei Tesori a Calatafimi Segesta e a Portopalo di Capo Passero

05 Aprile 2022 11:31, di Redazione
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Due progetti che, in maniera diversa, faranno rinascere tesori del territorio: il restauro dell’antico orologio e della campana della Matrice

Due progetti che, in maniera diversa, faranno rinascere tesori del territorio: il restauro dell’antico orologio e della campana della Matrice di Calatafimi Segesta e il recupero d’arte dei vecchi magazzini del porto di Portopalo di Capo Passero, sono i vincitori del primo premio Borghi dei Tesori, costruito con l’intento di promuovere progetti di rigenerazione urbana che coinvolgano le comunità.

Tutto è nato l’anno scorso quando una sessantina di comuni siciliani si sono uniti in un’unica
Associazione Borghi dei Tesori, sotto l’egida delle Vie dei Tesori, e hanno fatto già nascere il primo festival dei borghi. Mentre si lavora alla seconda edizione della rassegna, è stato lanciato il riconoscimento a cui potevano concorrere i progetti dei comuni coinvolti (e anche di associazioni e enti che ricadevano sul loro territorio). Ne sono arrivati diciotto, in pochi mesi.

Il primo progetto premiato permetterà di restaurare l’antico orologio della Matrice di Calatafimi Segesta, da secoli punto di riferimento dell’intera comunità. Le sue lancette erano ferme da decenni, la campana silenziosa, e ora torneranno alla vita, grazie al progetto della parrocchia San Silvestro Papa, realizzato dalla ditta Manutentori del tempo. Costruito dalla storica azienda Uscio di Genova, l’orologio è un pezzo raro con pezzi lavorati a mano in ferro battuto e incastonati in un telaio a castello. “Erano decenni che il nostro orologio non suonava più, e non si udiva il tocco delle campane che scandivano da sempre la vita del borgo – dice il sindaco di Calatafimi Segesta,
Francesco Gruppuso - . Ritornare ad ascoltarli, sarà un modo per sentirci di nuovo comunità. Aderire ai Borghi dei Tesori è stato il primo atto della giunta che presiedo da qualche mese: sono fiero di aver sposato un progetto che permetterà di far conoscere la nostra terra”.

Quello di Portopalo di Capo Passero è invece un vero progetto di rigenerazione urbana: saranno recuperati i vecchi magazzini dei pescatori, con interventi en plein air, trompe l’oeil, murales, stencil, decorazioni e installazioni con materiali riciclati. Proposto dall’associazione Cap 96010, l’intervento servirà a dare una nuova identità alla zona del porto peschereccio, con l’aiuto di cittadini, associazioni e scuole, visto che saranno organizzati laboratori su ambiente, storia, cultura e educazione al riciclo creativo. La comunità dei pescatori ha suggerito di chiamare le stradelle di servizio con i nomi dei venti, utilizzando anche in forma artistica i soprannomi (‘ngiurie’) che
raccontano la storia delle famiglie portopalesi. “Vincere è stata un’emozione grandissima perché realizzeremo un progetto condiviso che credevamo impossibile – dice Alessandra Fabretti, anima di Cap 96010 –. Siamo in un luogo che ha bisogno di un segnale forte per recuperare fiducia nel futuro: al porto si riuniscono i giovani, appena rinascerà potrà diventare un punto importante per la vita della comunità”.

“Con questa iniziativa, due tesori potranno rinascere - dice Laura Anello, presidente dell’associazione Borghi dei Tesori - due luoghi che hanno un valore identitario molto importante per le comunità. L’uno nella Sicilia occidentale, l’altro nell’estrema zona orientale, l’uno proposto dal Comune, l’altro da un’associazione di giovani che si sta sbracciando per la valorizzazione della sua terra. Ringrazio loro, ma ringrazio anche gli altri sedici progetti che si sono candidati, tutti di buon livello. C’è una grande voglia di rinascita nei borghi. Un ringraziamento particolare al Comitato scientifico e alla Fondazione Sicilia, che con il suo contributo ci ha permesso di raddoppiare il riconoscimento”.

Due i premi da tremila euro ciascuno, uno sostenuto dall’associazione Borghi dei
Tesori, l’altro da Fondazione Sicilia, che è stata vicina al progetto sin dal suo debutto.

"Grazie a iniziative come quelle promosse dai Borghi dei tesori, sostenute dalla nostra
Fondazione - commenta il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore -
abbiamo compiuto un passo ulteriore recuperando due autentici gioielli del territorio
come Calatafimi Segesta e Portopalo di Capo Passero. C'è ancora molto da scoprire, ma
siamo certi che anche attraverso questi passi sarà possibile costruire una Sicilia sempre
più a misura d'uomo".

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