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Il Parco archeologico di Segesta produce il primo olio e.v.o. - Palermo Oggi

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Il Parco archeologico di Segesta produce il primo olio e.v.o.

13 Gennaio 2022 17:43, di Laura Spanò
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E' stato estratto da 430 chili di olive del Parco

Anche il Parco archeologico di Segesta ha il suo olio estravergine. I primi cento litri di olio sono stati estratti da 430 chili di olive e rappresentano il risultato della prima raccolta simbolica avvenuta all’interno del Parco. Si tratta del frutto di 25 alberi di ulivo che versavano in stato di abbandono e che da quest’anno, sono stati curati e “messi a reddito” nella logica di recupero e custodia di quel paesaggio che, insieme alle vestigia monumentali, contribuisce a rendere l’area archeologica di Segesta un luogo di bellezza senza tempo. Intervista direttore parco ...Rossella Giglio

Così dopo il grano di Selinunte, il vino e l’olio del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, arriva l’olio di Segesta che rappresenta come dice l'assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà il segno di uno sguardo nuovo, attraverso il recupero di una dimensione agricola del territorio, che ci viene raccontata anche dalla storia”.

“Gli ulivi fanno parte della storia di Segesta e, richiamando Tucidide, – dice la direttrice del Parco, Rossella Giglio - mi piace ricordare che i popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare l'olivo e la vite. Attraverso questo intervento abbiamo iniziato a curare anche la vegetazione che consideriamo componente essenziale del parco stesso. Il prossimo intervento sarà il recupero del vigneto che si trova sparso in più punti dei 180 ettari del Parco”.

“I nostri parchi archeologici - sottolinea l'assessore dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà - si trovano in contesti ambientali che il tempo sembra non aver mutato. Oggi il visitatore ha la possibilità di scoprire luoghi unici al mondo in cui archeologia e paesaggio diventano un tutt'uno. Il recupero, oltre che del patrimonio monumentale anche di quello ambientale, è un segno dell’attenzione che la direzione del Parco archeologico di Segesta, in linea con gli indirizzi del governo regionale, sta prestando al contesto paesaggistico recuperandone, gradatamente, la piena fruibilità e bellezza. Dopo il grano di Selinunte, il vino e l’olio del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, l’olio di Segesta rappresenta il segno di uno sguardo nuovo, attraverso il recupero di una dimensione agricola del territorio, che ci viene raccontata anche dalla storia”.

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