Esponente di un clan mafioso condannato all'ergastolo.

Boss Nicotra mandante omicidio del politico Arena.

Il boss Gaetano Nicotra è stato condannato all'ergastolo dalla prima corte d'Assise di Catania in qualità di mandante per l'assassinio dell'ex segretario della Dc di Misterbianco, Paolo Arena , ucciso il 28 settembre del 1991 davanti la sede del Municipio del paese etneo. I magistrati , accogliendo la richiesta del Pm Marco Bisogni, hanno assolto, " per non aver commesso il fatto ", invece , Nino Rivilli il quale sul suo capo pendeva un'accusa di essere uno dei sicari dell'agguato.
Per la Procura, Paolo Arena fu assassinato dal clan Nicotra perchè " ritenuto un traditore", visto che " dopo avere intrattenuto relazioni illecite e continuative" con loro " aveva allacciato rapporti d'affari " con la cosca rivale dei Pulvirenti. Ad uccidere Arena , è risultato dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Catania coordinate dalla Dda, è stato il 'pentito' Luciano Cavallaro , che si è provlamato egli stesso colpevole del delitto chiamando in correo un altro esecutore materiale del delitto e il boss Gaetano Nicotra, fratello di Mario, leader storico del gruppo ucciso nella faida mafiosa tra i clan dei 'Tuppi' ( per intenderci il clan Nicotra) e dei 'Malpassoti' di Giuseppe Pulvirenti.
L'esponente politico legato alla corrente 'Andreottiana' della Dc fu assassinato davanti al Comune nel Catanese. Almeno cinque furono i colpi sparati con due fucili caricati a pallettoni, uno dei quali esploso alla testa da una distanza ravvicinata dopo che Arena era sceso dalla sua macchina tentando vanamente di fuggire a piedi. Prima di scappare uno dei due sicari ha esploso dei colpi in aria per far disperdere gli invitati ad un matrimonio che in quel momento si stava officiando in una chiesa di fronte al Municipio.

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