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Droga dal Nord Africa a Palermo, otto arresti della Squadra Mobile - Palermo Oggi

Palermo | Cronaca

Droga dal Nord Africa a Palermo, otto arresti della Squadra Mobile

18 Maggio 2023 11:41, di Laura Spanò PA
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Attraverso l'organizzazione sarebbero arrivate tonnellate di hashish

AGGIORNAMENTO - L'algerino finito ai domiciliari nell'ambito dell'operazione della Squadra Mobile di Palermo che ha condotto in carcere sei persone e altre due ai domiciliari è Lounis Youcef, 53enne. L'indagine coordinata dalla procura diretta da Maurizio de Lucia ha svelato gli affari siciliani di Lounis Youcef, che si nascondeva dietro varie alias. Gli investigatori della squadra mobile diretta da Marco Basile sono anche riusciti a pedinare Lounis Youcef a Palermo e in Campania, le piazze dove l'algerino preferiva vendere la sua merce. L'umomo controllava di persona i depositi dove la sua merce sarebbe stata stoccata. Con Lounis Youcef sono finiti in manette anche Rosario Tinnirello e Antonino La Vardera, il primo condannato per mafia. Le intercettazioni dicono che un grosso carico sarebbe stato abbandonato in mare, per essere poi recuperato in tutta calma dai trafficanti

PALERMO - Dal NordAfrica all'Europa, ancora un traffico di droga, hashish in particolare, scoperto dalle forze dell'ordine in Sicilia. La Squadra Mobile di Palermo, ha arrestato otto persone, avrebbero movimentato enormi carichi di droga, uno in particolare da tre tonnellate.

Tra le accuse l'associazione a delinquere, anche se al momento non è emerso il coinvolgimento di Cosa nostra. La Mobile di Palermo ha così tratto in arresto sei persone a Palermo: Giuseppe Urrata, Rosario Tinnirello, Eduardo Ciotti, Giovanni Di Stefano, Antonino La Vardera e Antonino Li Causi. Mentre altre due persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari, si tratta di un palermitano e un cittadino algerino. L'ordinanza è stata emessa dal gip Lirio Conti che ha accolto la richiesta della Procura.

L'inchiesta risale al 2019 attraverso intercettazioni gli investigatori della Mobile hanno ricostruito i movimenti dei grossi quantitativi di droga immessi nel mercato siciliano. L'organizzazione  avrebbe immesso l'hashish nel mercato dei quartieri Sperone e Brancaccio, incluso l'enorme carico da tre tonnellate di cui si sarebbe occupato il cittadino algerino che la polizia ha continuato a pedinare  fin dal suo arrivo in aeroporto a Palermo. Le indagini continuano sono in corso approfondimenti sul suo ruolo e i suoi spostamenti tra Nordafrica ed Europa e sui legami di uno degli arrestati con i clan emersi in passato.

Da tempo ormai la droga viaggia su rotte commerciali, le cosiddette “autostrade del mare†piene di navi che trasportano centinaia di tonnellate di hashish. Si parla di un giro da 200-400 milioni di euro a viaggio. La Guardia di Finanza in particolare ha sguinzagliato gruppi territoriali e speciali, come Goa e Scico, per intercettare i trafficanti. Il punto di raccolta e partenza dell’hashish sarebbe stato individuato sulle coste del Nord Africa, il Marocco. È lì che organizzazioni criminali di siriani e libanesi fanno partire imponenti spedizioni su cargo che frequentano, legalmente, le rotte commerciali.Dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra il cargo con l’hashish inizia ad effettuare le prime consegne in mare. Spesso accade che per sfuggire agli interventi delle forze dell'ordine dotati di apparecchiature sofisticate, “navi madre†mutuando la tecnica usata dai trafficanti di immigrati, trasbordi parte del carico su pescherecci o natanti di media dimensione, che raggiungono le coste di Spagna, Italia e Francia. In Italia, è la Sicilia, la costa trapanese, in particolare dove poi sbaracano enormi quantitativi di stupefacente che dalle coste trapanesi in particoalre giunge nel capoluogo di Regione e qui poi viene smerciata.

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