Covid, Scalfi(Ist. Veronesi) "Prendiamoci cura dei Giovani"
Ci sono zone, come la Sicilia, in cui si muore più di quanto si nasce
"Sempre più giovani e giovanissimi travolti dalla depressione, dai dolori dell'anima, dai disagi sociali complessi: è la fotografia Censis della scuola dopo due anni di pandemia e didattica a distanza, ma anche il punto di arrivo di un processo di depauperamento sociale, culturale ed economico che da decenni colpisce il nostro Paese" lo scrive in una nota Laura Scalfi, Direttore Generale dell'Istituto G. Veronesi e di Liceo Steam International.
"I nostri giovani - continua Scalfi - sono sempre più abbandonati, confusi e sfiduciati: non sanno cosa aspettarsi dal futuro e come dar loro torto. Abbiamo lasciato la risoluzione degli interrogativi più difficili del nostro tempo nelle mani di quelli che verranno per non dovercene occupare noi. La scuola ha abdicato al ruolo di formare cittadini in grado di elaborare un pensiero critico rifugiandosi in una didattica trasmissiva di mere conoscenze. Lo dimostrano i dati allarmanti dell’analfabetismo funzionale e della dispersione scolastica, tra i più alti di Europa".
"Ma non solo - continua Scalfi - basta guardare alla questione ambientale e ai temi dell'inclusività : abbiamo scaricato sul domani il peso di decenni di mancanza di coraggio e di decisioni sbagliate. Li abbiamo 'bombardati' di divieti, di dati e informazioni senza dar loro una mappa morale e cognitiva con cui interpretare la realtà . Abbiamo chiesto loro di credere nei tempi e nelle occasioni di un Paese che, da molto ormai, ha smesso di credere in loro. Non a caso l'Italia è uno dei Paesi più 'vecchi' al mondo: ci sono zone, come la Sicilia, in cui si muore più di quanto si nasce. Ma con quali presupposti oggi una giovane o un giovane dovrebbero concepire progetti di lungo periodo? Quando governo e Parlamento - conclude il Direttore Generale - riusciranno a formulare delle proposte di policy efficaci per rispondere a questo interrogativo e per sanare le 'ferite' dell'anima inferte a intere generazioni, allora potremmo dire che l'occasione del Pnrr non sarà stata sprecata e che l'Italia sta guardando al suo domani prendendosene finalmente cura".
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