Contro la "movida selvaggia" il Comune prepara ordinanza
L'ordinanza prevede sanzioni e chiusura temporanea se necessario per i titolari di locali notturni
AGGIORNAMENTO - A proposito di movida qualche giorno fa una sentenza della Corte di Cassazione, sancisce la responsabilità dei Comuni in caso di movida selvaggia. In particolare, se i rumori dovuti alla movida sono troppo forti ed invadenti, quindi nocivi per la salute di chi abita nelle vicinanze, e non viene garantito il rispetto alle norme di quiete pubblica, il Comune ha il dovere di pagare i danni. La sentenza – che potrebbe avere conseguenze enormi per i bilanci dei comuni – è stata emessa dalla Cassazione a cui si è rivolta una coppia che vive nel centro storico di Brescia. Ed è una sentenza destinata ad aprire un solco molto rischioso per i Comuni che hanno così forti responsabilità . Non c’è quindi soltanto la responsabilità , ad esempio in caso di musica ad alto volume, per i bar e i locali, ma anche quella dei Comuni che verrebbero accusati di non aver fatto abbastanza per tutelare il sonno dei residenti. Il danno economico per i Comuni, insomma, potrebbe essere importante.
PALERMO - L'amministrazione Lagalla corre ai ripari relativamente alla cosiddetta “movida selvaggia”. La prossima settimana sarà infatti emessa un'ordinanza che inasprisce le sanzioni ai titolari di locali che non rispettano i limiti delle emissioni sonore, occupano più suolo pubblico di quello assegnatogli, vendono alcolici ai minorenni. La chiusura temporanea sarà prolungata: non più 5 giorni o 15 ma anche 180. Una iniziativa quella dell'amministrazione guidata da Roberto Lagalla, che arriva per far si che la movida nel centro storico non continui a trasformarsi in corrida insanguinata con risse, pestaggi e perfino fendenti sferrati da adolescenti dal coltello facile.
Appena sei giorni fa si era verificato l'ultimo episodio di cronaca tra via Maqueda e piazza Verdi, con un altro pestaggio selvaggio che aveva visto come vittima un ragazzo di 15 anni. Quella notte attorno all’una, tra via Maqueda e piazza Verdi, era esplosa la violenza fra tre giovani palermitani sui 25 anni (con loro c’era anche una ragazza) che hanno preso di mira il minorenne, che si trovava in compagnia di un amico: lo hanno accerchiato per rapinarlo e giù botte da orbi. Prima gli hanno preso i soldi, poco più di venti euro, poi hanno provato a portargli via il cellulare e la cintura. Ma la vittima ha reagito, ha consegnato lo smartphone all’amico dicendogli di scappare (cosa che il giovane ha fatto) ed è scattata la ritorsione. Prima spintoni per buttarlo a terra poi pugni e colpi al volto. Messo a segno il raid, il gruppetto si è dato alla fuga.
Dalla questura intanto fanno sapere che tra piazza Verdi, Villena, piazza Sant’Anna e Fonderia nel fine settimana vengono schierati 606 poliziotti, 358 carabinieri, 124 finanzieri, 82 vigili urbani per un totale di 1.170 uomini. La questura di Palermo ha in organico 2.100 poliziotti. Per la Movida da due anni vengono garantiti servizi dalle 19 alle 24 e dall’una alle 6. Entro fine giugno arriveranno a Palermo altri 40 agenti.
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