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Arrestato ex convivente della madre. - Palermo Oggi

Cronaca

Arrestato ex convivente della madre.

17 Gennaio 2022 09:16, di Redazione
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Accusato dell'omicidio di Agata Scuto.

Si chiama Rosario  Palermo ed è l'ex convivente della madre della giovane Agata Scuto scomparsa da casa il 4 giugno del 2012 , l'uomo arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Acireale per l'omicidio e l'occultamento del cadavere della ventiduenne il cui corpo non  venne mai ritrovato.

I militari dell'Arma di Acireale avevano avviato le indagini nel 2020 dopo una segnalazione arrivata alla trasmissione " Chi l'ha visto?" della Rai sulla presenza del corpo della giovane, la quale oltre ad essere affetta da epilessia aveva una menomazione al braccio ed alla gamba , nascosto nella cantina della casa della madre.

Le ricerche hanno avuto un esito negativo. I carabinieri spostarono la loro attenzione allora su Rosario Palermo , spiega la Procura di catania, " per il rapporto particolare che era riuscito ad instaurare nell'ultimo periodo con la ragazza", per " le falsità delle notizie fornite agli inquirenti " relativamente ai suoi spostamenti il giorno in cui Agata scomparve .

Tra  i gravi indizi di colpevolezza e responsabilità dell'uomo di omicidio e successivo occultamento di cadavere viene citata una intercettazione ambientale . " L'uomo parlando da solo all'interno della propria macchina - scrive la Procura catanese- terrorizzato dal suo possibile arresto , esternava il proprio timore che il corpo di Agata Scuto venisse trovato  in un casolare a Pachino e che ci si rendesse conto che prima di morire era stata strangolata e bruciata, riflettendo sulla necessità inoltre di recarsi sul luogo  per verificare di persona cosa fosse rimasto del cadavere".

A far crescere i sospetti su Palermo anche il fatto che l'uomo avrebbe cercato di inquinare le prove non solo cercando di convincere i suoi conoscenti a confermare il suo alibi falso  ma addirittura archittetando una complessa messa in scena per simulare delle tracce che potessero giustificare la ragione per la quale il giorno della scomparsa di Agata si era gravemente ferito ad una gamba. portando avanti la tesi che la causa era stata la caduta da una montagna.

Per questo avrebbe , durante le restrizioni a causa della pandemia, " cercato di nascondere sull'Etna un tondino di ferro intriso del suo sangue che avrebbe voluto far ritrovare il giorno del suo arresto al fine di dimostrare il suo alibi e la sua innocenza".

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