C’è un sorriso nel volto di Andrea Camilleri in una foto. Quella foto, quel particolare sorriso hanno aperto il reading di Luca Zingaretti dedicato alle lettere inedite inviate dal giovane scrittore alla madre e al padre e ritrovate dalle figlie- Andreina, Elisabetta e Mariolina- che stanno lavorando all’archivio del maestro.
“ Quelle scelte per la lettura sono tante , una quindicina e vanno dal dopoguerra, dal ’49 fino al ‘60’. “ Attraverso le fotografie del papà di Montalbano è anche possibile rileggere la storia di un’Italia che non c’è più, dalla libertà ritrovata dopo la dittatura alla spensieratezza del boom economico.
“ La lettura di queste lettere semplicemente meravigliose è bellissima. Una volta finita la catalogazione penseremo se farle uscire per Sellerio dicono le tre figlie. Il reading si è aperto con un ricordo di Maurizio De Giovanni il quale ogni volta rimaneva incantato dai racconti dello scrittore di Porto Empedocle: “ Avrebbe potuto raccontare la sua conoscenza di Simenon piuttosto che di Eduardo De Filippo”.
Grazie a Camilleri la piccola e media editoria è diventata grande e centinaia di migliaia di italiani hanno scoperto e amato la lettura. Non solo Zingaretti, anche un supremo regista come Bellocchio è stato allievo di Camilleri al Centro Sperimentale di cinematografia di Roma.
Proprio Zingaretti, il Montalbano televisivo dei suoi racconti ha letto la lettera da Ostia del 3 novembre 1949. “ Gli archivi sono eternamente vivi perché sono la memoria del nostro passato” dice lo stesso Camilleri in un video che ha chiuso il reading con musiche composte dal maestro Manuel Bandettini. L’evento all’Auditorium della Nuvola dell’Eur a Roma realizzato da Eur Culture con Più libri più liberi ha chiuso la sera dell’otto dicembre l’edizione 2021 della Fiera della piccola e media editoria.