Cronaca

Strage Capaci, Cisl Sicilia: "Pagina tristissima della nostra storia"

Il sindacato

Redazione

Alle 17,58 di trentuno anni fa l'attentato a Capaci che causo' la mortedelgiudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvilloe degli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Fu la prima strage di quell'anno, il 1992. Perchè qualche mese più tardi, il 23 luglio, anche il giudice Paolo Borsellino, sarà barbaramente ucciso. "Pagine tristissime della nostra storia - commentano alla Cisl Sicilia. E Sebastiano Cappuccio, segretario generale: "Il sacrificio di quegli uomini non lo dimenticheremo mai". Anzi, aggiunge, il rinnovarsi delle scadenze, anno dopo anno, "rinnova puntualmente in noi il sentimento di cordoglio, di pena, di lutto per quello che accaduto".

E ad addolorare tutti, rimarca il sindacato, è pure il senso di frustrazione per le ombre che ancora oggi si allungano su quei fatti, "tra misteri, anomalie, depistaggi. Interrogativi che restano irrisolti nonostante decenni di processi. E decine di sentenze". Il mondo del lavoro, sottolinea la Cisl, terrà sempre viva la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le vittime delle stragi mafiose, barbaramente cadute prima e dopo di loro. Ma una testimonianza che non sia mero rito, per la Cisl passa per "politiche di sviluppo che liberino l'Isola dal ricatto di tutte le mafie" e che abbiano al centro la cultura della legalità e assieme logiche di investimento produttivo e misure di inclusione e tutela sociale. E' questo che anche oggi rivendichiamo", rimarca Cappuccio. "Ed è questo che ci aspettiamo da tutti i governi, nel presente e nel futuro. In sede locale, regionale e nazionale".

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