Sicilia

Selinunte Mediterraneo Jazz Festival, 

Da domani al 24 luglio

Redazione

Sonorità jazz mediterranee in un festival che mescola stili e linguaggi, new jazz e tradizione, etnie e Paesi del mondo. Nato da un’idea diLelio Giannetto, musicista e fondatore diCurva Minore,torna per la seconda edizione ilSelinunte Mediterraneo Jazz Festival,dal 15 al 24 luglioper due fine settimana consecutivinell’area archeologica più grande d’Europa, ilParco Archeologico di Selinuntecon9 concerti,oltre a unlaboratorio multidisciplinare e gratuitopromossodaiBeni Culturali e all'Identità Siciliana e dell'Assessorato al Turismo della Regione Sicilia.Diretto e prodotto daCurva Minore con la direzione artistica di Valeria Cuffaro, ilSelinunte Mediterraneo Jazz Festival2022è realizzato con il supporto del Fus- Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, dell'Assessorato ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana e dell'Assessorato al Turismo della Regione Sicilia.

Si potrà ascoltarel’instant compositiondiTell Kujira, ultimo progetto dei musicistiFrancesco Diodati(chitarra elettrica)Ambra Chiara Michelangeli(viola),Francesco Guerri(violoncello)eStefano Calderano(chitarra elettrica),e scoprire, grazie alduo Luca Tilli e Sebi Tramontana,come un linguaggio ampiamente storicizzato possa ancora offrire soluzioni ardite,fra libera improvvisazione e solide strutture. Esplorare le sonorità contemporanee del fuoriclasse degli ottoniGabriele Mitelli,che con il duo formato insieme al batteristaCristiano Calcagnileèal centro della più innovativa scenaitaliana.

Assistere all’incontro tra jazz, musica classica, e improvvisazione radicale diPipeline 8e sperimentare le “melodie d’avanguardia” dell’ensemble di Colonia,Slowfox;eancora ascoltare le micro formazioniTre per Duoin una serie di giochi musicali allo specchio per infine riunirsinell’Inedito Septetaccompagnati dal pianista esplorativoPhilip Zoubek.Partecipare a una performance disoundpaintingdiretta dal grande maestro dell’improvvisazioneGiancarlo Nino Locatelli, sulla scia delle esperienze dirompenti del jazz americano degli anni ’70. Scatenarsi con i ritmi di matrice mediterranea, tra musica popolare e nuove composizioni della sicilianaMonk Jazz Orchestra.

Con la seconda edizione del festival internazionale Mediterraneo Jazz, continua la straordinaria esperienza della musica come attraversamento delle soglie, superamento dei perimetri, dove luoghi e tempi, mito, storia e percezioni del presente, trovano un punto d’incontro. Selinunte rappresenta ancora oggi un imprescindibile riferimento di sincretismo socio-culturale: funge da momento di congiunzione tra Cultura autoctona, Magna Grecia, Medio Oriente e Africa dove il seme del jazz ha le proprie ancestrali origini. In tal senso Mediterraneo Jazz è stato concepito come una terra promessa della sperimentazione del suono e dell’ascolto, come un immaginario Maestro concertatore capace di mettere insieme le più̀ differenti culture”Commenta Valeria Cuffaro.

In un momento storico di grande complessità, il Selinunte Mediterraneo Jazz Festival 2022 si conferma una roccaforte della sperimentazione musicale che sa guardare al mondo in un’ottica di inclusione, aprendosi a diverse culture e a diversi pubblicicon uno sguardo alle più giovani generazioni,puntando a diventare un appuntamento fisso dell’estate siciliana.

PROGRAMMA

Il festival si apre in grande stilevenerdì 15 luglioalParco Archeologico di Selinuntecon l’avanguardia del quartettoTell Kujiraprodotto dalla storica associazione Area Sismica eformato daFrancesco Diodati (chitarra elettrica) Stefano Calderano (chitarra elettrica), Ambra Chiara Michelangeli (viola) e Francesco Guerri (violoncello):una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini, che si concentra su improvvisazione e scrittura collettiva in un percorso musicale flessibile e alla continua ricerca di struttura.Il giorno seguentesabato 16 luglioè la voltadiLuca Tilli e Sebi Tramontana,un duo che collabora ormai da dieci anni collocandosi nell’area della musica improvvisata europea. In scaletta brani inediti nelle cui composizioni si manifesta il libero dialogo tra il violoncello diTillie il trombone diTramontana.

A seguire spazio all’improvvisazione con il concerto diSoundpainting, l’arte della composizione istantanea, inventata dal compositore newyorkeseWalter Thompsonnegli anni ’70 come linguaggio universale composto da circa1500 gesti-segnale, che vengono compiuti dalsoundpainter(compositore e direttore) per indicare in tempo reale all’ensemble posto di fronte a lui, il tipo di materiale sonoro da eseguire. Un’esperienza di “cultura musicale” aperta a tutti per introdurre il maggior numero di ascoltatori possibile al sorprendente, appassionante e fervido mondo del jazz.

Diretta daGiancarlo “Nino” Locatelli,uno dei più grandi esperti disoundpainting sulla scena contemporanea,la cui formazione è stata fortemente influenzatatanto da Duke Ellington, Thelonious Monk e John Coltrane che da Bach e Webern, l’orchestra di soundpainting formata per l’occasione è composta da 10 elementi che hanno partecipato al workshop gratuito tenuto da Locatelli nei giorni precedenti al concerto.

Appuntamentodomenica 17 lugliosotto il Tempiodi Hera, conuno dei più giovani e interessanti trombettisti e compositori italiani:Gabriele Mitelli, insieme al batteristaCristiano Calcagnile, un’altra personalità spiccata, con diversificate esperienze sia nel campo della musica contemporanea (in cui si è inizialmente formato) che in campo jazzistico, soprattutto internazionale. Nella stessa serata ilSelinunte Mediterraneo Jazz Festival accoglie il concerto diPipeline 8, una formazione a geometria variabile, per l’occasione sul palco con Gabriele Mitelli (pocket trumpet, cornetta, genis), Sebi Tramontana (trombone) Giancarlo Nino Locatelli (clarinetti), Alberto Braida (pianoforte), Luca Tilli (violoncello),Andrea Grossi (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni), Paolo Riva Gaiba (elettronica) e la voce registrata delpoeta britannico Tom Raworth(1938-2017), con cui Locatelli ha collaborato per più di vent’anni.Un concerto coinvolgente con le parole di Raworth come suono, testo e pre-testo, e la densità del suono da ampio organico, che vede coinvolti molti dei musicisti che si succedono al festival.

Si cambia registro nella seconda parte del Selinunte Mediterraneo Jazz Festival che si aprevenerdì 22 lugliocon il jazz di matrice tedesca dell’ensemble di Colonia,Slowfox.La formazione è l’ultimo progetto che il contrabbassistaSebastian Gramsspropone con una formula da camera di jazz contemporaneo in trio con il sassofonistaHayden Chisholme il pianistaPhilip Zoubek.Forte del successo dell’ultimo albumFreedom (2022)nominato “album dell’anno” dal Deutscher Jazzpreis,Slowfoxporta in Sicilia un mix unico di melodia accattivante e sofisticata estetica del suono che crea uno stile unico definito dalla critica "avantgarde melodico", in un perfetto equilibrio tra raffinata struttura e improvvisazione.

Densissima e speciale la serata disabato 23 luglio.Si parte con“Tre per duo”tre concerti per duo che accostano i contrabbassi diGiuseppeGuarrella, contrabbassista presente sulla scena nazionale ed internazionale da oltre 20 anni con diverse formazioni e gruppi,e diSebastian Gramss;i sassofoni diHayden Chisholm e Tommaso Mirandae le batterie diCristiano Calcagnile e Domenico Sabella. Per chiudere la serata con un gran finale dell’Inedito Septetche vede gli stessi musicisti insieme anche al pianoforte diPhilip Zoubekcondividere il palco con un ensemble formato per l’occasione.

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