Perché partire alla scoperta delle perle dell’Adriatico

I Mare Adriatico risulta abbastanza negletto all interno del panorama costiero del Bacino del Mediterraneo.

Eros Santoni

Malgrado la sua collocazione in posizione decisamente centrale e la sua assoluta navigabilità, anche con imbarcazioni di piccole dimensioni, il Mare Adriatico risulta abbastanza negletto all’interno del panorama costiero del Bacino del Mediterraneo. Infatti, al di là di Venezia, Rimini, qualche isola greca e alcuni scorci della Croazia, questa lunghissima insenatura che si protende verso nord fino a lambire territori che poco più di un secolo fa appartenevano all’Impero Austro-Ungarico rimane leggermente trascurata a livello turistico, soprattutto se confrontata con l’opulenza del Mar Tirreno o le suggestioni pseudo-esotiche dei versanti più a est (fra Grecia e Medio Oriente) e a ovest (tra Spagna e Marocco) del bacino stesso.

Pochi, infatti, riconoscono le bellezze a volte brutali ma estremamente suggestive delle coste adriatiche del Centro Italia (fra Abruzzo, Molise e Gargano, per intenderci). Oppure, sull’altro versante, l’inusitata accoglienza (anche, sorprendentemente, a livello di strutture) delle località costiere di Montenegro e Albania. Eppure, approfittare delle numerose occasioni per prenotare una delle tantebarche a noleggio in Croaziao in Italia (magari sfruttando piattaforme come SamBoat, che facilitano il noleggio tra privati, praticamente senza costi di intermediazione), per percorrere il Mar Adriatico da nord a sud e/o viceversa, è quanto di più facile possa esistere, anche per un navigatore poco esperto. D’altronde, proprio in virtù della sua rinomata “dolcezza” (soprattutto d’estate), l’Adriatico si presta naturalmente a eventuali “battesimi dell’acqua” di neofiti e marinai riluttanti.

Ma la possibilità di superare la paura del mare aperto può non rappresentare, da sola, un incentivo abbastanza grande da spingere i potenziali marinai ad attraversare le acque dell’Adriatico. Per fortuna, questo lembo di mare non offre solo quest’unica attrattiva; tutt’altro, quasi ogni scorcio che si affaccia su di esso offre una motivazione valida per navigarlo. Per riassumerle tutte, le abbiamo sintetizzate in cinque voci, una più autorevole e convincente dell’altra.

- Storia. Dalle prime navigazioni dei Greci e dei Macedoni alla nascita delle Repubbliche Marinare (delle quali Venezia fu la più antica e la più longeva). Dalla Battaglia di Lepanto alle più recenti diaspore da una sponda all’altra (in genere da est verso ovest) dovute alle guerre etnico-religiose nei Balcani e in Albania. Il Mare Adriatico è sempre stato un ricettacolo di eventi storici in grado di indirizzare l’equilibrio geopolitico del mondo, e i cui ricordi sono tuttora scolpiti nella pietra delle località che si affacciano sulle sue coste.

- Geografia. Difficile trovare intorno a un lembo di mare così piccolo una tale pluralità di culture, lingue e storie. Se sulla sponda ovest si affaccia l’Italia (con tutte le sue differenze e contraddizioni, facilmente riscontrabili percorrendone la costa da nord a sud), a est troviamo, nell’ordine, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania e Grecia. Una moltitudine di orizzonti culturali con cui confrontarsi.

- Divertimento. Anche in questo caso, chi ritiene che sul Mare Adriatico ci sia soltanto la Riviera Romagnola come hub per la movida, non deve fare altro che esplorare le possibilità di divertimento e vita notturna messe a disposizione del visitatore su entrambe le sponde del mare.

- Multiculturalismo. Come dicevamo in precedenza: tanti popoli diversi, tante storie e tanti orizzonti culturali differenti. Dalla Mitteleuropa alle contaminazioni mediorientali e africane in poche centinaia di chilometri: difficile chiedere di meglio.

- Natura. Questa è forse la parte più sorprendente. Perderete il conto delle aree protette, degli angoli incontaminati, dei chilometri di natura bruta che attraverserete. Dal Delta del Po ad alcune isole-parchi naturalistici della Croazia, dalle misconosciute spiagge montenegrine ai suggestivi paesaggi del Promontorio del Gargano. Anche in questo caso, non dovrete fare altro che mettere alla prova il vostro sguardo e la vostra capacità di meravigliarvi.

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