Italia

Muore a ventotto anni in carcere per denutrizione

I famigliari si oppongono all'archiviazione dell'inchiesta

Redazione

Antonio Raddi , detenuto del carcere torinese delle Vallette, è morto il 30 dicembre di due anni fa ad appena 28 anni a causa di una infezione ai polmoni e dopo aver perso 25 chili di peso.

Quando diceva di non voler mangiare gli operatori del carcere pensavano che recitasse. Tra qualche giorno in tribunale verrà discussa la richiesta dei familiari del ragazzo di non archiviare l'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo. I genitori della vittima si sono affidati agli avvocati Massimo Pastore e Gianluca Vitale.

Gli indagati sono quattro. Il pubblico ministero ha proposto l'archiviazione perchè nonostante l'ammissione che il forte calo di peso avrebbe dovuto essere curato diversamente anche con esami specialistici " non sono stati raccolti elementi sufficienti per stabilire la responsabilità a carico dello staff sanitario delle Vallette, anche perchè, a quanto pare, il detenuto non si mostrava collaborativo".

Il 14 dicembre del 2019, all'incirca due settimane prima di morire, Raddi fu portato al pronto soccorso del Maria Vittoria dove il primario ne attestò l'estremo stato di denutrizione e , davanti agli inquirenti, ammise di non avere " mai visto niente del genere in 40 anni".

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