Personale della Dia ha perquisito gli uffici dell’anagrafe e del rilascio carte di identità del Comune di Alcamo. Gli investigatori avrebbero acquisito documenti e sopratutto diversi cartellini di carte di identità. Quei documenti che restano al Comune dopo l’emissione delle tessere di riconoscimento.
La "visita" della Dia ad Alcamo potrebbe essere legata alle indagini sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Nell’ultimo rifugio dell'ex capomafia arrestato il 16 gennaio sono state trovate 5 carte di identità intestate ad altrettanti incensurati, in vita, residenti a Campobello di Mazara, paese in cui Messina Denaro si è nascosto almeno negli ultimi 4 anni. Addosso al boss sono state trovate anche numerose fototessera.
Gli investigatori stanno cercando di accertare l’origine dei documenti trovati a casa del boss, come siano stati contraffatti ed eventuali complicità degli alias e di impiegati degli uffici comunali addetti al rilascio delle carte.