Sicilia

La Sicilia piange Fratel Biagio

Da oggi gli ultimi avranno un altro angelo a guidarli

Laura Spanò PA

È morto Biagio Conte. La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno ed è di quelle che nessuno di noi si aspettava. In molti c'era ancora la speranza che Fratello Biagio, così come tutti lo chiamavano e così come ancora continueranno a fare, era che si sarebbe alzato e ripreso nonostante la grave malattia che lo aveva colpito. Ma nessuno lo vedrà più camminare per strada con la sua croce e battersi per i più deboli ai quali ha dedicato tutta la sua vita, ma di lui rimarrà il ricordo e rimarranno le sue azioni verso chi in questi anni ha aiutato, protetto, amato fino alla fine.

Nessuno potrà mai dimenticarlo.''Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me''. Fratello Biagio ha messo in pratica ogni giorno questo amore verso il prossimo e verso il Padre.

Voleva andare in Africa oppure in India. atel Biagio invece è rimasto fino all'ultimo giorno della sua vita fra i poveri di Palermo. La città che aveva deciso di abbandonare il 5 maggio del 1990, a ventisei anni, sparendo nel nulla. Il santo laico della città ha lasciato sotto il letto i suoi sandali sporchi di terra e polvere con cui ha seminato speranza per trentatré anni.

All'interno dei locali in via Archirafi, fonda nel 1993 la "Missione di speranza e carità". La struttura accoglie coloro che la società emargina: barboni, alcolisti, vagabondi, stranieri che che fratel Biagio chiamava fratelli e sorelle.

Il vecchio disinfettatoio comunale oggi è una casa che accoglie tante persone. Successivamente nasce dall’ex istituto Santa Caterina in via Garibaldi la comunità femminile

Leggi l'articolo completo su Palermo Oggi
Navigazione

Categorie

Home Cronaca Attualità Sport Politica Salute Video

Comuni

2BagheriaBelmonte MezzagnoCapaciCariniCasteldacciaCefalùCinisiCorleoneFicarazziMisilmeriMonrealePalermoPartinicoTermini ImereseTerrasiniTrabiaVillabate

News24

Sicilia Italia Mondo