Da dieci a otto anni. La pena per Valentina Ferlauto , la 30enne accusata di aver ucciso quattro anni fa, il proprio figli di 36 mesi scaraventandolo per terra vittima di un raptus omicida che la stessa donna non ha poi saputo spiegare, si è vista ridurre la pena dalla prima Corte d'assise di appello di Catania. La procura generale aveva chiesto che la sentenza di primo grado venisse confermata . Sentenza emessa il 25 giugno del 2020 dal Gip Pietro Currò.
Con il rito abbreviato sono stati celebrati entrambi i processi.
La donna si trova in una comunità terapeutica assistita del Catanese. Era stata sequestrata dalla squadra mobile della Questura alla fine del 2018. Ha sempre sostenuto di aver agito come se la sua mente fosse oscurata e di " non sapere spiegare cosa sia successo ", ma sicuramente - ha detto . " non volevo uccidere mio figlio nè ho mai pensato di farlo".
L'imputata ha adetto che la sua intenzione era di " gettare ( il figlio) sul letto e non per terra".
Il suo legale, l'avvocato Luigi Zinno ha commentato. " La nostra ipotesi è sempre stata quella dell'omicidio preterintenzionale , e la decisione della Corte mi sembra vada incontro a questa nostra lettura dei fatti. Aspettiamo il deposito delle motivazioni", fissata entro i prossimi tre mesi , per avere contezza sulla valutazione dei giudici".