Il Crocifisso senza braccia e senza croce trovato in un magazzino della parrocchia San Pietro di Mazara del Vallo è stato sottoposto a restauro. A scoprire l'opera - databile intorno al '500- è stato Don Antonio Lombardo che l'ha consegnata al Vescovo. Il Crocifisso , realizzato su un unico tronco di pioppo, è mancante delle braccia e della croce di supporto e inoltre ha il capo leggermente reclinato sulla spalla destra dove ricade una lunga ciocca di capelli.
Il Cristo spirato è caratterizzato da un volto dolente, grave, ha gli occhi chiusi e l'espressione assorta. Si ipotizza che dopo il crollo della chiesa dove originariamente era collocato abbia perso gli arti superiori. La corona di spine non è mai stata ritrovata.
Il " Cristo salvato", così è stato definito il Crocifisso perchè recuperato in un magazzino abbandonato. Il maestro Gaetano Alagna ha eseguito un accurato restauro sull'opera. La statua è stata collocata su una tavola di colore verde scuro per far risaltare la bellezza del legno vivo.