Sono stati condanati in rito abbreviato a 3 anni e 1 mese di reclusione i due giovani , poco più che ventenni all'epoca dei fatti, accusati dell'omicidio preterintenzionale per aver colpito nell'estate del 2017 con dei pugni in testa, un tassista, Gino Ghirelli di 69 anni, causandogli delle lesioni per le quali l'uomo venne a mancare dopo essere rimasto in coma per due anni.
Il loro difensore, avvocato Vittorio Sgromo, ha sostenuto la tesi della legittima difesa per cui aveva chiesto l'assoluzione per entrambi " perchè il fatto non costituisce reato". Il Pubblico ministero Alessandro Piscitelli aveva chiesto al Gup Federico Zampaoli 6 anni e 8 mesi.